Interviste, Storie dal mondo

Dancing with the sea

7 Aprile 2016

“Mi hanno raccontato di una foto che mostra un clochard che legge un mio romanzo. Spesso mi chiedono a cosa serva la letteratura. Ecco questo è un bellissimo esempio. Serve, almeno per un momento, a far dimenticare il mondo che sta attorno e a trasportarti in un altra dimensione.” Ciò è quanto ha detto Andrea Camilleri a proposito di quella foto che ha fatto il giro del web, di quel clochard che ha scoperto un altra dimensione e della letteratura (e dell’arte in generale) che crea bolle di sapone nella quali (ri)nascere e vivere.

In questo senso, l’arte in tutte le sue forme diventa un linguaggio in grado di generare in qualche modo una “diversità” . Tra Tutte, la danza è forse la più completa. Coinvolge più sensi sia tra chi la pratica che tra chi la fruisce facendo nascere un’altra storia

Christina Mertzani  è  un’artista poliedrica, coreografa, ballerina, ideatrice e organizzatrice del festival internazionale di danza contemporanea di Corfù, insegnante in diverse scuole greche ed europee. Le sue performance ricordano la forza e il movimento del mare.

Quanto e come ha influenzato la tua vita e la tua visione del mondo l’essere nata e cresciuta circondata dal mare?

Sono nata in Albania a 50 metri dal mare e a otto anni mi sono trasferita a Corfù. Davvero sempre molto vicina al mare, con il quale ho sempre avuto un gran feeling. Credo di aver respirato un’ aria di libertà e creatività. Non saprei dirti se è una mia inclinazione personale ma certo essere cresciuta in posti come questi mi ha reso più libera, creativa e sensibile.

In che modo la danza ha influenzato la tua vita?

Per me la danza è la mia vita. È’ necessario separare le differenti parti come la coreografia, l’insegnamento, danzare fuori con gli amici, saltare nell’acqua e danzarci dentro, insomma danzare è tutto ma per me è anche una professione che si esprime in molte cose e in molti luoghi.  Senza movimento si muore. La danza mi dà energia, mi ispira e influenza ogni cosa nella mia vita.

Come descriveresti la danza contemporanea usando solo tre parole?

mmm, bella domanda…forza, sensibilità, emozione e…ne aggiungo un’altra…qualità.

Cosa cerchi di trasmettere ai tuoi allievi?

La cosa più importante è credere in se stessi così che si possa fare tutto ciò che si vuole perchè tutto è possibile. Io voglio ballare per tutta la vita, ho iniziato a 16 anni e non è stato facile perché non disponevo di molti soldi. Ho dovuto fare molti sacrifici ma credevo fortemente in quello che facevo…Poi cerco di trasmettere un metodo, una tecnica che amo molto e che posso riassumere in: “step by step”, perchè danzare può anche essere duro, difficile, ti mette a confronto con i tuoi limiti. Il mio obiettivo è che i miei allievi siano felici di danzare. Mi piace avere a good time nelle mie classi: è la nostra vita e tutto deve essere bello…

Quale messaggio cerchi di trasmettere a chi assiste alle tue performances?

Quello che davvero vorrei è rendere le persone più “ricche”, far loro iniziare un nuovo “viaggio”, un sogno, avere dei bei momenti, sentire delle emozioni, qualcosa di magico…le mie performances sono fatte così.

Chi ha influenzato di più la tua carriera?

Non si tratta di un unica persona. Ho un guru per i  differenti stili, per la moda, per i movimenti e anche uno per l’organizzazione. So che non suona molto artistico ma l’organizzazione è fondamentale. La persona che però mi ha influenzato maggiormente è Evangelos Poulinas…

La danza contemporanea è una fusione di linguaggi e discipline. Cosa ne pensi? 

Si è davvero un mix e posso dire che amo questa cosa. Questo mix è ispirato da qualsiasi cosa, persona, luogo, cultura. E qui risiede la sua ricchezza. Quando sono in Germania ad insegnare sono sempre presenti differenti persone con le loro differenti culture…che confluiscono nella danza contemporanea  insieme a differenti linguaggi come la capoeira, l’hip hop…ognuno prende qualche cosa dal gruppo e dalle relazioni che sorgono e le condivide…e di questo si arrichiscono. In ogni momento si incontrano persone differenti e ti dimentichi chi sei e prendi qualcosa da ognuno e questo è la cosa che amo di più…

Nella foto del post l’artista Christina Mertzani durante una sua performance.

https://vimeo.com/150048528

https://m.youtube.com/watch?v=qi3k7us_EqY&feature=share

https://vimeo.com/159055851

 

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