E’ una vita che sogno di scrivere i “miei” ringraziamenti.
Sono la prima cosa che leggo quando inizio un nuovo romanzo. Mi hanno sempre affascinato.
Parto dall’origine e ringrazio con tutta me stessa la mia mamma, Giò e il mio papà, Giorgio. Per tutto quello che hanno fatto e “sopportato” per me e grazie a me. Non sono sempre stata la figlia che avrebbero voluto e loro non sono sempre stati i genitori che sognavo ma sono la mia mamma e il mio papà e io sono e sarò sempre la loro “bambina”.
Grazie alla d.ssa Venuto, la mia psicoterapeuta. E’ stata la prima persona a scommettere sulla mia “testa” e ad indirizzarmi verso quell’esperienza stupenda che è stata per me l’università. Sono anni che non la vedo e non la sento ma non la dimenticherò mai.
Al mio master di yoga, Annalena Paleari; la mia pietra quadrangolare, il mio Obi Wan Kenobi che per prima ha creduto in me come persona e mi ha aiutato ad aprire il cuore: infinite grazie!
A mio marito Alessandro, amore della mia vita. A lui che ha creduto in me come donna, moglie e mamma e che con me ha creato la nostra famiglia. Alle nostre figlie, Emma e Chiara, frutto del nostro amore e luce unica del nostro cammino.
Grazie alle mie amiche di una vita, per me che sono figlia unica, sono come sorelle. Grazie alle mie amiche tutte per le parole dette e per le serate spese a dirle.
Un grazie speciale va alla mia amica Catia perché se questo blog esiste è anche per quella chiaccherata sul divano quella sera di metà inverno. Mi ha onorata e mi ha acceso la lampadina!
Grazie a tutte le persone che sono nella mia vita e che mi vogliono bene. Io sono come sono anche grazie a loro.
Infine, grazie della vita, che mi ha dato tanto.