Racconti di vita

Giungla metropolitana

19 Gennaio 2016

Cara Emma,

scrivo a te che sei più grande e ti spiego un pò perchè quando siamo in giro insieme, ogni tanto, la mamma ciondola un pò. Le strade di questa città, per me che vedo così e così, sono una vera e propria giungla. Eppure viviamo in una metropoli di un paese industrializzato e nel XXI secolo. 21.10.2015: siamo nel futuro di “Ritorno al futuro”, un film del passato che tutti i bambini di allora hanno follemente amato. In quel mondo lì le macchine volavano in cielo e come benzina usavano la pattumiera. Comunque, tornando ai nostri giorni, i barbari sono “loro” che tengono il nostro mondo in questo modo qui:

Immagina i marciapiedi che dovrebbero difenderci dalle macchine e da chi non viaggia coi propri piedi. Quando ci sono e non è scontato, sono pieni di crepe nell’asfalto, vere e proprie voragini che tutto risucchiano; specialmente i tacchi delle donne (che come tu sai bene e mi rimproveri, io neanche porto!), le ruote dei passeggini dei bambini in giro con le loro mamme e quelle del tuo monopattino che al posto di fare gare e lunghi tragitti, lì si impiglia e lì si ferma. Poi si trovano anche i panettoni in cemento, le panchine, le aiule e i pali che non capisco perché sono sempre lì tra me e te ma soprattutto in mezzo ai miei piedi. Per fortuna tu ridi con me e la sera mi curi i lividi e le ferite. Forse farai la dottoressa e sarà anche un pò per merito mio. “Ma io volevo fare la cantante!” mi dirai “ti ricordi mamma? L’ho sempre detto…” Infine mi tocca pulire le suole delle scarpe dalle cacche dei poveri cagnolini che nessuno porta ai giardini.

L’illuminazione poi è ben strana. Arrivando da laggiù, svolti in una strada e non ci vedi più. Gli angoli e i parcheggi sono male illumninati. Le luci un pò calde e morbide, un pò fredde e spigolose che creano ombre spaventose. Le strisce e i cartelli sono sbiaditi. Non si sa dove andare e quale strada fare.

“Mamma, cosa ci facciamo noi qua? Volevamo andare a comprare il pane e ci ritroviamo davanti ad una vetrina con dentro un cane!”

Per tutto questo, sogno tapis roulant al posto dei marciapiedi dove poterci salire sopra e farsi trasportare fin dove devi arrivare. Sogno strade e città che si illuminano solo quando qualcuno passa di là. Come in quei locali alla moda dove il bagno si illumina solo quando ne hai bisogno tu. Servono insegne per ogni direzione e magari una voce che racconti dove sei. Sarebbe proprio utile direi. Sogno una vernice per segnalare tutte le cose sui marciapiedi che luccichi almeno un pò come  quel glitter che usi tu!

Mi diranno forse che la mia situazione è ben particolare ed è vero, ammetto! Provate però a chiedere a chi ama camminare se anche per loro non è uguale!

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