Racconti di vita

un vampiro al contrario

20 Dicembre 2015

Questa è la storia di Romeo, un piccolo vampiro un pò speciale. Nacque in un giorno d’inverno poco prima di Natale. Cadeva la neve e faceva molto freddo. Era il tempo dell’anno in cui i sogni degli umani si congelano e diventano ghiaccioli per poi sciogliersi e avverarsi forse, un po’ più in là, in quel tempo chiamato estate.

Romeo era un po’ diverso dagli altri suoi parenti e amici perché a causa di uno scherzo del destino i suoi occhi non erano capaci di vedere al buio. Era quindi un vampiro al contrario: se ne andava in giro tutto il giorno fino al tramonto quando, come Cenerentola a mezzanotte, scappava a casa, accendeva tutte le luci, salutava gli altri che uscivano e cominciava a giocare, leggere ed infine se ne andava a dormire.

Romeo si sentiva un pò solo. Il suo grande sogno era vivere di notte come tutti gli altri suoi amici. Volare nel cielo buio e andarsene in giro a spaventare tutti, belli e brutti. Insomma fare quello che tutti fanno quando nascono vampiri.

Un giorno andò a trovare il più vecchio di tutti quelli che aveva incontrato. Era il vampiro saggio di tutto il villaggio. Conosceva il perché di tutte le cose e aveva una risposta per ogni domanda. Romeo iniziò a raccontargli i suoi dispiaceri e poi i suoi sogni. Il vampiro saggio lo lasciò sfogare e quando ebbe finito lo guardò dritto negli occhi e gli disse solo due parole: “cerca altrove”.

Romeo, come potete ben immaginare, non disse niente: era stupito perchè non capiva il senso di quelle parole. Ci pensò su per qualche tempo. Anzi, non riusciva a pensare ad altro perchè lui desiderava tanto essere felice. Cosa avrà voluto dire? E soprattutto cosa devo fare io?

Un giorno di primavera mentre volava e si divertiva a piroettare su e giù nel cielo blu, andò a sbattere contro qualche cosa di molto grande e duro. In un primo momento pensò ad un palo della luce ma appena si riprese si rese conto che si trattava di un’aquila reale. Maestosa e imponente quanto simpatica e impertinente! “Ehi, guarda dove metti le ali, bello!” gli disse senza neanche guardarlo e poi ” …ma …sto forse sognando? tu sei un vampiro!…cosa ci fai in giro a quest’ora?”.

Fu così che Romeo il vampiro e Jack l’aquila reale si conobbero. Subito si raccontarono le loro vite e le loro storie. Jack non aveva mai riso tanto in vita sua e Romeo non si era mai sentito così capito e compreso. Da quel giorno diventarono grandi amici e non si lasciarono mai più. Di giorno andavano in giro a far paura a tutti, belli e brutti e la sera tornavano a casa insieme lasciando ad altri la notte e il cielo.

Illustrazione Irene Urru alias IrenArt

 

 

You Might Also Like

No Comments

Leave a Reply