Interviste

Yoga, il ritorno all’inizio

5 Ottobre 2015

Diffidate di tutti quei maestri che vi promettono di guarire, di rendervi felici, di cambiare, di poter realizzare i vostri sogni solo se li seguirete e farete tutto ciò che vi dicono loro. Il cambiamento siete voi, può realizzarsi solo grazie a voi e solo in voi stessi. Lo yoga è tutto il resto, il mezzo, lo strumento. Il fine lo scegliete voi ed è solo vostro e durante il cammino di una vita può cambiare e trasformarsi di momento in momento. La vita è un ciclo e la fine è un ritorno all’inizio.

Per me lo yoga è stato rivoluzionario. Non solo mi ha “aiutato”, mi ha cambiato nel profondo, mi ha travolto e portato in una nuova dimensione. Mi ha permesso di aprirmi e di centrarmi. Io e gli altri, io e il mondo. Tutto passa attraverso di noi. “Noi siamo il cambiamento che vogliamo veder realizzato nel mondo” diceva Gandhi.

Il maestro arriva quando l’allievo è pronto. Il mio maestro Obi, come la chiamo io, mi ha indicato una strada e ancora oggi, quando lo desidero, mi tiene per mano. Grazie…

Ciao Annalena…ci racconti quando e perchè hai iniziato a praticare yoga? 

Ho iniziato a praticare yoga a ventidue anni dopo una brutta caduta da cavallo. Avevo la spina dorsale danneggiata e lo yoga è stato una proposta che mi è stata fatta e io l’ho accettata. Ho iniziato il mio percorso a Monza e anch’io devo ringraziare il mio maestro di yoga perché come te mi ha tenuto per mano, mi ha aiutato, mi ha consigliato. Quello che mi è piaciuto tanto di lui è stato il suo yoga “scientifico”, lui mi spiegava tutto quello che facevo. Non soltanto a me naturalmente ma a tutte le persone che seguivano i suoi corsi. Gli devo molto, lo ringrazio ancora oggi per tutti gli insegnamenti che mi ha dato. Ho studiato un po’ di medicina, un po’ di psicologia e tante altre cose che mi hanno permesso di crescere, inoltre ho incontrato sempre delle persone che mi hanno dato qualche cosa. Ho avuto dei contatti spettacolari con i Lama tibetani sia nel Monastero di Verbania che in quello di Milano. Con le loro meditazioni e le puje mi hanno insegnato tanto e ho cercato di mettere a frutto quello che avevo appreso. Se non avessi lavorato su di me, se non avessi abbassato la testa con umiltà non sarei arrivata dove sono adesso…avere un centro dove poter lavorare e aiutare le persone che hanno bisogno di trovare in qualche modo la loro strada. Come dici tu, si possono portare le persone al ruscello a bere ma non si possono obbligare a farlo o farlo al posto loro…Questo è quello che ho fatto con gli insegnamenti che ho ricevuto. L’ultima persona che ho incontrato è stata fondamentale perché mi ha fatto crescere non solo a livello spirituale ma anche umano. Mi ha permesso di aprirmi sempre di più. Sono felice, perché ho ritrovato me stessa. E sono felice di essere Annalena e mi piace tutto quello che faccio e tutto quello che c’è. Posso anche essere triste ma sempre con distacco e senza un grande coinvolgimento.  Sono trascorsi quarant’anni e sono stati anni di studio, di mettersi in gioco, ventiquattrore su ventiquattro e non smetto mai di guardare dentro di me se c’è qualcosa da fare, se ho sbagliato, se c’è un’altra strada…

Tu hai un centro dove tieni dei corsi. Cosa cerchi di insegnare ai tuoi allievi?

Il mio più grande desiderio è che tutti imparino a ridere. Che siano persone gioiose, allegre, che si sentano bene e che siano sani a livello fisico, mentale e spirituale. Questo è importante a qualsiasi età. Che possano realizzare tutti i desideri che hanno. E’ la cosa principale dello yoga. Io posso “agevolare” il loro sentiero ma quando inizi il percorso e ti scontri con la tua personalità e con quello che non ti piace di te, i pianti e il dolore arrivano. Penso che sia un processo di vita che puoi fare anche se non fai yoga. La vita ti prepara, ti mette sul cammino certe esperienze che ti cambiano. Il mio grande sogno è creare dei grandi vecchi saggi, come quelli di una volta che oggi non ci sono più…Mi sembra che tutti si lamentano che stanno invecchiando, che non hanno le disponibilità, si lamentano di tutto e invece Laura, tu sai bene, che la prima cosa da togliere quando “si passa la soglia” è il lamento…

Che cos’è lo yoga?

Yoga è amarsi. E’ una disciplina, non rigida e non severa che insegna ad amare. Prima di tutto è amore verso se stessi ed è chiaro che quando ti ami puoi amare anche gli altri e forse insegnare anche agli altri ad amarsi. Non puoi dire che fai un lavoro su di te se non ti ami e se non inizi ad amarti. Poi dopo è chiaro che si parla di chakra del cuore e di altri collegamenti ma credo che l’amore sia la cosa più importante. Sto parlando di amore vero, di amore a 360 gradi. E’ un’amore che tutti gli esseri umani dovrebbero avere, dovrebbero imparare.

e ancora…

Lo yoga mi ha aiutato a tornare bambina. Sono stata una bambina allegra. Sono nata il giorno di carnevale e non è un caso! A me piace tanto ridere, a me piace tanto che gli altri possano condividere questo. L’ho sempre avuto dentro. Chiaramente quando il mio percorso di vita è andato avanti come per tutti, ci sono state delle cose dolorose  e quando si “muove il dolore” spesso tendi a cancellare la tua gioia. Mi ricordo che un giorno il mio Maestro, proprio in uno di questi periodi dolorosi, mi disse di scrivere una frase alla lavagna. Alla fine del compito mi sono accorta che avevo scritto la frase andando verso l’alto. Lui mi disse: “Annalena, lo so che stai attraversando un periodo molto difficile ma come puoi vedere da sola, tu hai la gioia dentro”. Perché davvero io sono così, ho sempre fatto esperienza del dolore, l’ho sempre accettato, ascoltato, vissuto però in fondo la gioia non se ne è mai andata. E’ adesso è venuta fuori e…io ho ritrovato l’Annalena bambina.

Cosa ci racconti del potere terapeutico dello yoga?

Gli asana di yoga sono stati studiati dai maestri perché in quelle posizioni tu hai delle conduzioni non solo dei muscoli, delle ossa, del fisico ma anche a livello energetico e a livello spirituale. In pratica si lavora sul fisico per aprire la testa. Facendo una seduta di yoga muovi al tuo interno qualche cosa che una persona non sa di avere. Così una persona che faceva fatica a dormire può poi riuscirci profondamente come non mai…La meditazione è ancor più fenomenale. Naturalmente ci vogliono anni per imparare a condurre una meditazione corretta e solo per avere una posizione corretta. E’ chiaro che quando arrivi a questo hai ottenuto ottimi risultati a livello fisico, mentale e soprattutto a livello spirituale. Non mi piace parlare troppo e spiegare quindi i movimenti spirituali perché penso che siano qualcosa di molto intimo e personale. Accontentiamoci di sapere che con lo yoga possiamo avere un buon fisico e che con la respirazione, importantissima,  possiamo aprire il diaframma e la mente.

Lo yoga mette in armonia il corpo con la mente e lo spirito. Quanto la mente influisce sul corpo?

Io penso che la mente influisca sul corpo al 100 % perché i nostri pensieri ci condizioniamo la vita. Noi subiamo molti condizionamenti dall’esterno e altri ne creiamo noi stessi. Nel momento in cui una persona inizia a ragionare con la propria testa inizia ad uscire dai condizionamenti e per farlo deve imparare ad amarsi e poter fare cose che le piace fare…Bisogna imparare a togliere tutto ciò che c’è di negativo nella mente per inserire cose positive. Se la mente delle persone fosse totalmente positiva, tutto quello che c’è di negativo sul pianeta oggi non ci sarebbe più! Come ha detto il Dalai Lama “Se a ogni bambino di 8 anni fosse insegnato a meditare elimineremmo la violenza nel mondo nel giro di una generazione”. Naturalmente lo yoga che va insegnato ai bambini deve essere uno yoga amorevole. E’ una disciplina che va insegnata senza rigidità, lasciando il tempo di metabolizzare, sperimentando e vivendo.

la libertà…

Si. Assolutamente. La prima cosa in assoluto è la libertà di essere se stessi. Vale anche per gli adulti. Quando insegni e spieghi qualche cosa, gli esseri umani devono avere la libertà di decidere…

Annalena, com’è la tua giornata tipo e come sarebbe la tua giornata ideale? 

Io non ho una giornata tipo e non ho una giornata ideale. Quando io dico: “bene, oggi faccio questo” nel giro di cinque minuti c’è lo stravolgimento di tutto quello che avevo pensato di fare nella giornata. Quindi ho imparato a non programmare. Poi è chiaro che ho degli impegni che ho imparato a rispettare: corsi, lezioni private, colloqui, trattamenti e ancora corsi. Però è una giornata giocosa, divertente, allegra, perché io con le persone mi diverto, rido, scherzo, parlo, anche se lavoro. Ho sempre una giornata piena e ti dirò che dopo che mi sono riposata un’ora, io mi annoio e trovo qualche cosa d’ altro da fare. Sono una persona attiva per adesso…Comunque faccio praticamente tutto quello che mi va di fare. Io sono libera. Mi sento libera. Anche gli impegni non li uso come condizionamenti. I corsi e tutto il resto li faccio perché amo farli, nel momento in cui non mi piacerà più, tutto questo cesserà e non li farò più. Farò altro magari…

Che cosa pensi di questo mondo e come vedi il futuro di questa nostra umanità..

Io voglio vedere il nostro futuro in modo positivo. Io penso che il nostro pianeta sia spettacolare, sia bellissimo. Ogni angolo, ogni posto ci può insegnare qualche cosa e ci può dire qualche cosa. Quello che mi addolora sono i bambini di tutto il mondo che vengono trattati con grande ingiustizia dai “grandi” che dovrebbero amarli incondizionatamente. Quello che mi fa star male e che metto nelle mie preghiere spirituali sono i bambini…che hanno il diritto di avere un futuro, una vita dignitosa, in cui possano avere cibo, saper leggere e scrivere, imparare e poter sentire l’amore che gli altri provano per loro…Il mio ultimo pensiero è per loro. Spero tanto che il mondo cambi. Non so se sarà così. Se tutti abbiamo compreso, in qualche modo cambierà…

Annalena Paleari in meditazione al Parco di Monza, autunno 2005

 

You Might Also Like

2 Comments

  • Reply Annalena 6 Ottobre 2015 at 14:16

    Grazie Laura per avermi dedicato questo spazio nel tuo blog. È bello poter condividere con te e i tuoi lettori la mia esperienza, sperando che possa essere d’aiuto a qualcuno. ❤️

    • Reply Laura Scatizzi 7 Ottobre 2015 at 15:09

      Tra cinquant’anni, quando parteciperò al tuo funerale e neanche io sarò più tanto giovane ahahahah; alla domanda cos’era per te Annalena Paleari, risponderò semplicemente: era il mio Maestro, il mio Obi Wan Kenobi. Una luce sul sentiero, una guida, una pietra quadrangolare. Ma anche una sorella, un’amica, un cuore con cui con-dividere. Tutto questo da molti molti anni…

    Rispondi a Annalena Cancel Reply