Un’opera d’arte, qualsiasi sia il linguaggio che usa (pittura, cinema, fotografia, danza o l’ibridazione di tutti queste forme e di altre ancora), ci emoziona e colpisce perché parla alla parte più profonda e intima di noi. Racconta e svela una “verità” atavica, ancestrale. In questo senso l’arte è un mezzo per conoscere noi stessi. Di più, per (ri)conoscere l’altro da sé, il mondo che ci circonda, la vita stessa, le relazioni tra tutte le parti in gioco. Si può quindi affermare che è uno dei veicoli che conduce alla consapevolezza.
The big little lies è una mini serie tv di sei puntate trasmessa nel 2017 dal canale televisivo HBO. La sceneggiatura è basata sul romanzo omonimo di L. Moriarty. Vincitore di ben quattro Golden globe nel 2018: miglior mini serie, miglior attrice ( Nicole Kidman), miglior attore e attrice non protagonisti.
Il tema di fondo è ben esplicitato dal sottotitolo “a perfect life is a perfect lie”. Non esistono vite impeccabili, nè persone, famiglie, lavori o luoghi ineccepibili, integri o senza difetti. Al di sopra di tutto, al di là di tutto. Sono tutte e solo bugie o delle mezze verità. Sono solo maschere indossate come ornamento della propria vita solo in apparenza, da lontano e dall’esterno perfetta.
La telecamera entra in queste illusione smascherandole. Scena dopo scena, dialogo dopo dialogo…fino al tragico finale che diventa però un punto di partenza positivo. Un evento che tutto trasforma e unisce. Storie e personaggi, vite e luoghi, mente e cuore…
The big little lies sono le grandi e piccole bugie che tutti noi raccontiamo quotidianamente agli altri. Familiari, amici, colleghi, persone appena incontrate…ma sono anche e forse soprattutto le bugie che raccontiamo a noi stessi. Per edulcorare una realtà che non ci piace, per crearne una che ci piace di più, per dimenticare, per non ricordare, per non pensare che, per non pensare a…
Tutti i personaggi di The big little lies compiono questo processo mentale, usano questa illusione. Una donna bellissima, mamma di due gemelli, maltrattata fisicamente e psicologicamente dal marito. La sua migliore amica, al secondo matrimonio in crisi, intrappolata nei suoi stessi schemi mentali di donna, moglie e mamma. La “straniera” che sta scappando da qualcosa o qualcuno che nessuno conosce, il cui figlio viene accusato di bullismo. Sono le tre protagoniste di questa mini serie tv che incontrandosi per caso (o per destino) intrecciano questa bellissima storia. Fino a creare un nucleo pulsante nel quale far vivere la solidarietà femminile che legherà altre donne, altre storie.
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