Racconti di altri

Tarcisio il talpone

14 Gennaio 2019

La vita è fatta di incontri. A volte sono persone, altre luoghi, momenti o opere d’arte. Quando ho conosciuto Antonella e Luca ho sentito subito che c’era una “connessione” tra di noi.  E non solo perché abbiamo la stessa malattia così che possiamo capirci un po’ di più. Quando ho letto “Lettera a Luca”, tratto dal libro Tarcisio il talpone, ho pensato “che bella coincidenza”. Poi sorridendo mi sono ricordata che io non credo nelle coincidenze. Io ho scritto una lettera alla mia malattia (con le mie sole gambe) e loro hanno fatto scrivere da Giulia (così chiamano la malattia di Luca) una lettera indirizzata al pargoletto Luca. Due lati della stessa medaglia. Due punti di vista complementari. Due facce di quell’unico diamante chiamato vita.

Alla c.a. del pargoletto Luca

Ti scrivo perché vengo da lontano.
Vengo da molto lontano, vengo dai meandri più oscuri della civiltà genetica.
Ho origini genetiche, trapiantate nel tempo e trasmesse ereditariamente, di generazione in generazione, seguendo meccanismi ormai noti ai migliori genetisti.
Sebbene la mia identificazione risalga alla metà del secolo scorso, tuttavia
ben pochi progressi concreti sono stati fatti nel cercar di capire chi effettivamente io sia.
Gli scienziati più illuminati mi hanno definita come una malattia degenerativa che colpisce le cellule fotorecettrici della retina (i coni ed i bastoncelli) uccidendole lentamente. In questo modo la capacità visiva del soggetto colpito viene progressivamente ridotta, fino a giungere in molti casi alla completa cecità.
I romantici specialisti mi hanno chiamato e mi chiamano nei modi più svariati. Spesso accanto al più diffuso e frequente termine Retinite Pigmentosa vengono utilizzate anche altre definizioni dal significato analogo come: Retinosi Pigmentaria, Retinopatia Pigmentosa, Degenerazione a Tapeto-Retinico, Maculopatia degenerativa, ecc.
I più tenaci promotori delle possibili cure, i più sanguigni ricercatori delle cause che mi determinano e che ne regolano il decorso, mi manifestano come un rebus da trattare e mettere in ordine. Come uno sleale fenomeno oscuro, come un personaggio bizzarro che abusa dell’ingenuità umana.
Ma mi conosco troppo bene per sapere che su di me sono state postulate tante teorie; mi conosco troppo bene per garantire che mi hanno attribuito tante false identità; mi conosco troppo bene per affermare che nell’evoluzione non c’è posto per il fatalismo.
Io, vengo semplicemente da un luogo gioioso dove non esiste il peccato, ma soltanto la purezza di due persone che si incontrano e sanno che quell’incontro potrebbe cambiare le loro vite per sempre.
Due persone: la tua mamma e il tuo papà. Due splendide creature che il destino ha messo sulle rispettive strade. Due speciali geni che corteggiandosi, piacendosi e amandosi hanno deciso di dar voce alla loro unione creando te!!!
Ed è da qui che io sono ripartita. è da qui che ho ripreso il mio cammino. È da qui che dopo 12 anni sono giunta fino a te.
Basta!!! È passato tanto tempo e troppe cose sono state dette sul mio conto.
Voglio rompere gli indugi; voglio essere io a parlarti di me; voglio presentarmi.
Ciao Luca!!!!!!!!
Ti saluto con soddisfazione perchè la cosa che conta non è la meta, bensì la strada che si sceglie per raggiungerla. Siamo noi con i nostri passi a costruire il nostro percorso.
Io so quello che è il mio percorso; so di avere un ruolo nella tua vita e so che tu ne hai uno nella mia. Il mio, lo conosco a memoria. Il tuo, invece, nessuno di noi due sa qual è esattamente, ma un giorno lo scopriremo.
Ora, prima di lasciare a te la libertà di scelta, per poter affermare il mio ruolo, crescere e svilupparmi ogni giorno di più, mi lascerò prendere perché non sono di tutti!!!
Mi lascerò conoscere perché sono nelle mani giuste!!!
Mi lascerò andare perché ti dedicherò tanto tempo!!!
Mi lascerò maneggiare perché sono sicura che troverai il modo di gestire anche me!!!
Mi lascerò amare perché sei per me la realtà!!!
Mi lascerò guidare perché viaggerò dentro i tuoi occhi!!!
Viaggerò in te, essendomi accomodata in quella parte del tuo occhio chiamata retina.
Con i piedi per terra, il cuore in cielo, ho ripreso a viaggiare dentro i tuoi occhi.
E’ vero !!! Viaggerò dentro i tuoi occhi senza averti chiesto il permesso; viaggerò senza aver prenotato il posto; viaggerò senza aver pagato il biglietto, ma viaggerò lo stesso con te, perché sarò la tua partner d’affari.
Sarò colei che passando attraverso momenti di rabbia e frustrazione, giorni di timore e paura, settimane di passione e speranze , mesi da esaltazione e progettazione, contribuirà alla tua causa.
Lo so che non è questa la rivelazione che aspettavi; lo so che mi esaminerai con fare scettico e circospetto; Lo so che mi osserverai con sguardo dubbioso, ma la mia risposta a tutto questo sarà anzitutto grande fedeltà.
Quella che io chiamo grande fedeltà è astuzia di chiedere, onesto rispetto, naturale affinità, reciproca fiducia, è la capacità di amare.
Sono attributi che si trasformano in bellezza e ti arrichiranno.
Nessuno di noi due può dire come e quel che sarà, ma io posso permettermi di dirti che la vita, quel viaggio intenso e violento, è lunga e la parte più bella deve ancora cominciare.
Se ti potessi donare la mia immagine noteresti che, c’è una differenza tra vista e visione.
La vista si rivolge a quello che abbiamo davanti la visione al futuro.
Ed è lì, al futuro che con il mio sguardo penetrante… migro.
Guardo oltre l’orizzonte perché siamo destinati ad integrarci; alla somma di ogni singola parte di noi; alla realizzazione di ciò che più sognamo e desideriamo.
Chiudendo gli occhi, comunicando con la saggezza mia più profonda, mi sento, mi ascolto e, avverto il bisogno di svelarmi oltremodo.
E’ una voce dolce ma ferma che me lo chiede.
Me lo chiede perché è mettendomi a nudo, che potrò entrare in contatto con te.
Ti scrivo perché nessuno possa ascoltarci. L’intimità comincia a fare capolino, sentendosi protetta nell’oscurità.
Luca….? Ti devo dire una cosa….
Da oggi 1995. in un modo o nell’altro sarò tua.
Ti accompagnerò in un viaggio dalla durata estremamente variabile. Caratterizzato da un’evoluzione comunque sempre progressiva e degenerativa; dove compariranno altri sintomi come l’abbagliamento, il restringimento completo del campo visivo e l’incapacità nel distinguere i colori. L’arrivo finale sarà la cecità assoluta.
e, poiché la vita è quella che si costruisce passo dopo passo, ora dopo ora, giorno dopo giorno, ti devo dire con tutta franchezza che le cose, una volta decollati, cambieranno e non torneranno mai più come prima.
Forse ho esagerato, ma avevo proprio bisogno di mostrarti la mia vera identità; perché io sono così!!!
Sono oscura, spietata, complice e pirata; ho la faccia tosta, la pelle dura come il diamante,ed ho una forte fibra.
Sono un pezzo unico che non delude e non tramonta mai.
E allora, dal momento in cui siamo destinati alla fusione e la forza che ci muove è la volontà, qualsiasi decisione tu prenderai, non mostrerò alcuna preferenza.
Fango e detriti, calci e pugni, insulti e maledizioni, violenza e provocazione: rispetterò ogni tua difficoltà, accoglierò ogni tua forma di dolore e sofferenza.
Del resto, il dolore ha un proprio corso; il dolore per la perdita non si placa con la ragione ne si dissipa con la lucidità, solo il tempo e la generosità dell’esistenza lo possono cancellare.
Audacia e dedizione, sogni e realtà, tenacia e coraggio, sfide e obiettivi: ti accompagnerò in ogni realizzazione dei tuoi scopi, dei tuoi ideali.
Soltanto l’individuo è artefice del proprio destino, soltanto lui ha la possibilità di forgiare la propria sorte fornendo contenuti di cui è disposto a raccogliere le forme.
Vincolata alla promessa che ti aspetterò, non ti chiedo nulla in cambio ma ti dono semplicemente un amore spietato.
Un amore fatto di protezione e comprensione, dedizione e insegnamenti.
Perché e come disse M. Proust, “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere occhi nuovi”

Monza, settembre 1995
Giulia

Testo tratto dal libro “Tarcisio il talpone. Luca Aronica, una vita a 4 sensi”, Antonella Inga, ed. Effigi.

Link utili per contattare Antonella e Luca; e per seguire il loro lavoro:

https://www.facebook.com/tarcisioiltalpone/

tarcisioiltalpone@gmail.com

https://www.facebook.com/Polisportiva-FreeMoving-121087495019382/

https://www.facebook.com/uicimonza/

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